Industria del packaging in Italia: macchinari per l’imballaggio

Industria del packaging in Italia: macchinari per l’imballaggio

Il settore del packaging in Italia ha superato i momenti peggiori della crisi con minori affanni rispetto ad altri settori macroeconomici. Negli ultimi anni ha ricominciato a crescere con slancio maggiore per le aziende che operano nel campo del packaging alimentare e dei beni di lusso. I brand sono consapevoli che, anche attraverso il packaging, si riesce a fidelizzare il cliente. Si considera infatti come un “biglietto da visita” con cui si presenta il prodotto ed è estremamente importante che il primo impatto, visivo e tattile, lasci una buona impressione. L’industria italiana del packaging vale 38 miliardi di euro: 8 miliardi dati dal settore di beni strumentali (quindi tecnologie, macchine e sistemi) e 30 miliardi di euro dati dal settore imballaggi.
La produzione di macchinari per l’imballaggio è arrivata a segnare un fatturato complessivo di 6,3 miliardi di euro, grazie all’export che rappresenta l’81% dei ricavi, dove Italia e Germania si spartiscono il 50% della fetta mondiale. In Italia le importazioni coprono il 24% della domanda interna. Se ad essa si considerano anche i materiali, il converting e l’indotto si parla di un fatturato di oltre 29 miliardi di euro, che rappresentano il 2% del Pil.
A livello mondiale, la penisola italiana è il secondo fornitore di macchinari al mondo dopo la Germania.
La filiera in Italia impiega 139.167 addetti, di cui 105.000 nel settore imballaggi e oltre 34.000 in quello di beni strumentali (macchine per alimenti e macchine per il packaging).

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