
Un nuovo capitolo per la trasparenza: l’etichetta d’origine alimentare continua il suo cammino
Nel mondo contemporaneo, la consapevolezza alimentare ha assunto un ruolo sempre più determinante nella vita quotidiana delle persone, diventando un elemento essenziale nelle scelte che riguardano non solo ciò che si mangia, ma anche come si acquista, si prepara e si consuma.
I consumatori sono sempre più informati ed interessati riguardo i benefici o i rischi legati alla dieta, così come sull’impatto che le loro abitudini alimentari possono avere sulla salute e sull’ambiente.
In un mercato sempre più globalizzato, l’origine e la provenienza degli alimenti è un’informazione determinante per scegliere consapevolmente cosa portare in tavola. A partire da ciò e dall’importanza che stanno acquisendo trasparenza e consapevolezza alimentare, il MASAF (Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste), ha recentemente approvato un decreto che estende fino al 31 dicembre 2025 l’obbligo di indicare sull’etichetta l’origine della materia prima per una nuova categoria di prodotti alimentari.
Questa decisione segna un passo decisivo all’interno della legislazione alimentare, integrandosi perfettamente nell’ampio e ormai consolidato quadro del Regolamento UE 1169/2011.
La nuova normativa rafforza ancora di più le misure per assicurare maggiore sicurezza e trasparenza in tutte le informazioni destinate ai consumatori, rispondendo così alle crescenti richieste di tutela, autenticità e affidabilità.
Con l’introduzione di questa regolamentazione, si fa un ulteriore passo avanti verso un sistema alimentare più responsabile, sostenibile e, soprattutto, centrato sulla difesa dei diritti dei consumatori.
La normativa e il Regolamento UE 1169/2011
Il Regolamento UE 1169/2011, approvato ormai più di dieci anni fa, ha rappresentato un punto di svolta decisivo nell’ambito della legislazione alimentare europea, fissando per la prima volta l’obbligo di dichiarare l’origine dell’ingrediente primario in alcuni prodotti considerati particolarmente sensibili e più a rischio.
A partire dall’articolo 26, paragrafo 3 del Regolamento, il decreto dello scorso dicembre, è nato dall’esigenza di specificare il Paese d’origine o la località di provenienza dell’ingrediente principale del prodotto alimentare da marcare.
Con l’approvazione della recente proroga, il MASAF, ha esteso questa normativa a categorie alimentari più specifiche. In particolare, i prodotti interessati includono:
- Carni suine trasformate: comprendendo sia la carne macinata che quella separata meccanicamente e tutte le preparazioni a base di carne di maiale. Questa categoria include anche prodotti come salsicce, prosciutti, salami e salumi.
- Derivati del pomodoro: non include solo il pomodoro fresco o in forma concentrata, ma anche tutti i sughi, le salse e le preparazioni dove costituisce almeno il 50% del peso totale.
- Latte e latticini: tutte le produzioni appartenenti al settore lattiero-caseario, inclusi prodotti come yogurt, formaggi, burro e tutte le varianti di latte destinate al consumo umano.
- Paste alimentari di grano duro: comprende le diverse varietà di pasta prodotte con grano duro, ad eccezione delle tipologie speciali. La decisione di includere questo alimento deriva dal fatto che è uno tra i componenti principali della dieta mediterranea, e la sua origine rappresenta quindi una garanzia di qualità che i consumatori prendono sempre più in considerazione.
- Riso: è considerato un alimento di primaria importanza, non solo in Italia ma anche in differenti tradizioni culinarie a livello mondiale. Essere a conoscenza della sua origine è dunque importante per garantire non solo la qualità del prodotto, ma anche la provenienza da terre che rispettino le precise norme agricole e di coltivazione.



Perché i consumatori vogliono conoscere l’origine e la provenienza dei prodotti alimentari?
L’incremento della consapevolezza tra i consumatori ha spinto una domanda di maggiore trasparenza, rendendo la provenienza degli alimenti un dato fondamentale. Oggi, i consumatori sono sempre più interessati a conoscere la qualità, la sicurezza e l’impatto ambientale dei prodotti che acquistano, ecco perché il dettaglio della provenienza delle materie prime è diventato così rilevante negli ultimi anni.
Le motivazioni principali che spingono alla ricerca di queste informazioni sono:
- Qualità e sicurezza alimentare: conoscere la provenienza degli alimenti acquistati consente ai clienti di fare scelte più informate in termini di qualità, sicurezza e consapevolezza d’acquisto. L’origine di un alimento può infatti indicare il livello di controllo e di regolamentazione a cui è sottoposto durante la sua produzione.
Ad esempio, i prodotti importati da paesi con rigorosi standard di sicurezza alimentare sono considerati più sicuri, perché le normative sulla salute pubblica, la sicurezza alimentare e la qualità sono ben monitorate. Al contrario, i prodotti provenienti da paesi con meno controlli o con standard di qualità inferiori potrebbero essere percepiti come più rischiosi. - Sostenibilità e impatto ambientale: l’origine di un prodotto ci fornisce anche indizi sull’impatto ecologico e sull’effetto che ha sull’ambiente circostante. Infatti, conoscere da dove proviene un alimento permette di far giungere ai consumatori dati su come è stato prodotto o quali pratiche vengono adottate lungo la filiera produttiva.
Questo interessa particolarmente coloro che sono attenti alle tematiche ambientali, che ad esempio tendono a preferire quei beni alimentari la cui produzione ha un impatto minimo sulle risorse naturali, privilegiando le varietà che contribuiscono a ridurre le emissioni di CO2 o che sono ottenute mediante tecniche agricole più sostenibili. - Supporto all’economia locale: molti consumatori scelgono di acquistare alimenti prodotti localmente, con l’obiettivo di contribuire all’economia della propria regione, sostenere pratiche che preservano la varietà biologica e rafforzare le piccole imprese agricole, riconoscendo in questa scelta un valore che va oltre il semplice soddisfacimento dei bisogni nutrizionali.
L’acquisto di prodotti a km zero, permette di supportare sistemi di lavorazione più attenti alla conservazione della biodiversità ed adottare metodi di coltivazione più rispettosi dell’ambiente, evitando l’uso di tecniche troppo invasive.
Stampante di etichette: come le tecnologie avanzate rispondono alle sfide della nuova normativa
L’approvazione della normativa da parte del MASAF ha portato le aziende di produzione alimentare a dover adattare i loro processi produttivi, in particolare per quanto riguarda le etichette, che devono essere chiare, corrette, aggiornate e includere informazioni essenziali sulla provenienza degli ingredienti.
È proprio in questo momento che entrano in gioco le aziende come Tradex, specializzate nella fornitura di stampanti di etichette, grazie alla loro capacità di rispondere efficacemente alle esigenze del mercato.
Il grande vantaggio che offre Tradex è quello di offrire soluzioni di etichettatura altamente efficienti, che consentono alle imprese alimentari di rispettare i requisiti legali in modo preciso e rapido.
Le tecnologie di stampa avanzate dei nostri macchinari permettono di gestire in modo semplice l’aggiornamento delle etichette, riducendo al minimo il rischio di commettere errori e senza intaccare l’efficacia produttiva.


Come possono le soluzioni Tradex aiutare la tua industria alimentare?
Con la sua consolidata esperienza nel settore delle stampanti per etichette, Tradex rappresenta il partner ideale per tutte quelle aziende alimentari che devono conformarsi alle nuove regolazioni sull’indicazione dell’origine. L’aiuto di Tradex all’industria alimentare si sviluppa principalmente su tre fasi:
- Consulenza tecnica personalizzata: offre consulenze mirate per aiutare le aziende a selezionare la stampante di etichette più adatta alle proprie esigenze specifiche tra le varie opzioni presenti, analizzando le necessità produttive.
- Soluzioni etichettatura su misura: dopo un attento supporto è pronta a fornirti la stampante di etichette più adatta alle esigenze dell’azienda. Tutte i nostri macchinari sono in grado di gestire una grande varietà di prodotti e formati, con etichette che non solo rispettano le necessità normative, ma riflettono anche l’identità e il branding aziendale.
- Supporto post-vendita: il punto di forza di Tradex è quello di garantire una continua assistenza post vendita per il corretto mantenimento delle stampanti, assicurandone il continuo funzionamento e che eventuali problematiche vengano risolte tempestivamente, riducendo al minimo i tempi di un possibile fermo produzione.
In questo modo, Tradex non solo aiuta le aziende del settore alimentare ad adattarsi alle nuove normative, ma si propone anche come un partner strategico per ottimizzare i processi di etichettatura in un mercato sempre più attento alla trasparenza e alla sostenibilità, dove la conformità alle direttive rappresenta un’opportunità importante per distinguersi e guadagnare la fiducia dei consumatori.
Non lasciare che l’adeguamento alle normative diventi un ostacolo, sfruttalo invece come un’opportunità per farti notare in un mercato sempre più attento a qualità e sostenibilità. Con Tradex, l’etichettatura non è solo un obbligo, ma un’opportunità per comunicare la tua attenzione ai dettagli, al rispetto delle normative e all’affidabilità.
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