Birra artigianale: ecco la legge

Birra artigianale: ecco la legge

In data 06/07/16, il Senato ha approvato il disegno di legge Deleghe al Governo e ulteriori disposizioni in materia di semplificazione, razionalizzazione e competitività del settore agricolo e agroalimentare, nonché sanzioni in materia di pesca illegale.

Una novità questa, che gli operatori del settore aspettavano, ma che solleva alcuni dubbi sul fine effettivo della sua applicazione. Secondo l’emendamento approvato, “Si definisce birra artigianale, la birra prodotta da piccoli birrifici indipendenti e non sottoposta, durante la fase di produzione, a processi di pastorizzazione e microfiltrazione.

Ai fini del presente comma, si intende per piccolo birrificio indipendente un birrifico che sia legalmente ed economicamente indipendente da qualsiasi altro birrificio, che utilizzi impianti fisicamente distinti da quelli di qualsiasi altro birrificio, che non operi sotto licenza e la cui produzione annua non superi i 200.000 ettolitri, includendo in questo quantitativo le quantità di prodotto per conto terzi”.

Il legislatore ha costruito la definizione di birra artigianale su quella di birrificio artigianale. E’ artigianale quella birra prodotta da un’azienda che rispetta determinati criteri di tipo tecnologico, quantitativo e strutturale.

Tale concezione ruota attorno a tre principi:

  • l’integrità del prodotto, intesa come assenza di determinate soluzioni produttive (microfiltrazione e pastorizzazione);
  • la dimensione del birrificio in termini di ettolitri prodotti annualmente (non superiore ai 200.000 hl)
  • l’indipendenza del birrificio stesso.

Quest’ultimo punto è, a quanto pare, destinato a far sorgere non poche polemiche.

Un birrificio artigianale è considerato tale se non è controllato da qualsiasi altro birrificio; l’indipendenza inoltre è valutata anche dal punto di vista dell’utilizzo degli impianti, fisicamente distinti da quelli di altri birrifici. In questo emendamento non compare nessun riferimento alle materie prime impiegate, nè ad eventuali additivi chimici o conservanti utilizzati nel processo produttivo. Anche per questo motivo, tale legge ha suscitato dubbi e perplessità da parte degli esperti del settore.

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